Molti si stanno affidando alla fantomatica dieta detox per depurarsi dagli eccessi e perdere chili. Ma funziona davvero? Zuccheri, grassi e, in generale, eccesso di cibo: questi gli ingredienti principali dei nostri pasti durante il periodo natalizio. Chi più, chi meno, tutti abbiamo sgarrato (e ben venga!). Ma ora è giunto il momento di ritrovare l’equilibrio. Come fare?
Diciamolo subito: la dieta detox scientificamente non esiste.
È vero però che esistono una serie di buone abitudini che possiamo adottare ogni giorno, senza stress, per ritrovare la forma fisica e l’efficienza mentale.

Verdura dal sapore amaro

Iniziare un pasto consumando come primo alimento la verdura (condita con olio extravergine di oliva) è indubbiamente già un’ottima pratica per indurre una migliore risposta glicemica al pasto. La strategia ulteriore può essere quella di scegliere alcune verdure specifiche il cui vantaggio possiamo riconoscerlo nel loro sapore: un sapore amaro ma dal beneficio dolce, in particolare sul nostro fegato, cioè l’organo che si è caricato dell’impegno di smaltire grassi, alcol e l’eccesso di tossine di questi ultimi giorni.
Nemmeno a farlo apposta queste verdure sono tipiche del mese di gennaio. Quindi avanti tutta con carciofi, cavolo nero, radicchio, porri, sedano rapa, cicoria, indivia, spinaci. Sono ricche in polifenoli e nitrati vegetali, sostanze che hanno un importante beneficio per il benessere dell’organismo.

Disintossicare il cervello dalla dipendenza

Rientrati alla quotidianità potremmo essere sorpresi da un’insolita e aggressiva fame che ci assale nei momenti meno opportuni e poco dopo i pasti. La causa è da ricercare nell’eccesso di zuccheri e abbondanza di cibo dell’ultimo periodo che attraverso una serie di meccanismi ha indotto il nostro cervello a diventare dipendente di questi nutrienti.
Come fare a interrompere questo circolo vizioso? Semplice: da un lato consumare pasti sempre bilanciati nei nutrienti (es. alimenti fonte di carboidrati sempre accompagnati da alimenti magri fonte di proteine o grassi buoni come noci, mandorle, anacardi); parallelamente assumere acidi grassi omega 3 da fonti marine che offrono il prezioso beneficio di disinfiammare il cervello da sostanze che creano dipendenza (come ad esempio gli zuccheri) e quindi disinnescare il meccanismo della cosiddetta fame chimica.

Limitare le quantità ma senza rinunce

L’errore più diffuso è quello di saltare i pasti e tagliare indiscriminatamente le calorie, ma così facendo ci ritroveremo ben presto deboli, di cattivo umore, con uno scarso tono muscolare e caricati a molla verso uno sgarro assicurato per compensare le eccessive rinunce. L’organismo è stanco di vivere questi passaggi da un eccesso all’altro. Altro che dieta detox: c’è bisogno di equilibrio e continuità!
Cambiamo approccio, limitando le quantità. Se ci sentiamo di aver esagerato con le abbuffate, il suggerimento è quello di limitare le quantità per migliorare la qualità focalizzandoci sugli alimenti positivi da inserire nel piatto e dividendoli in tre parti uguali. Un terzo del piatto deve essere composto da verdure condite con olio e.v.o., un terzo da alimenti magri fonte di proteine (es. carni bianche, pesce, uova, albume, tofu…) e infine un ultimo terzo da cereali integrali a chicco (riso basmati integrale, farro, orzo) e farine integrali come il grano saraceno. L’obiettivo principale non è dimagrire (sì, forse anche questo funziona come spinta per portare un cambiamento) bensì depurare, ovvero liberare il metabolismo dalle impurità. Così facendo ritroveremo la strada da percorrere ogni giorno dell’anno. E lo sgarro? Anche questo è fondamentale, è parte attiva dell’equilibrio. Concediamoci senza sensi di colpa un pasto libero a settimana, così da sciogliere ogni tensione, fisica e mentale.

Idratarsi

No agli eccessi di acqua, sì a un corretto stato di idratazione. Quanto bere? Circa 6-8 bicchieri di acqua al giorno, quantità che ovviamente varia a seconda dello stile di vita e dell’ambiente in cui si trascorre la giornata. Avere un adeguato livello di fluidi nell’organismo permette ai tessuti di essere idratati in maniera opportuna e di svolgere le proprie funzioni fisiologiche. Tutto questo si traduce, per noi che facciamo sport, in minore rischio di infortuni muscolari come ad esempio strappi e stiramenti, migliore efficienza mentale, eliminazione di scorie a livello renale, riduzione del gonfiore a carico dei muscoli in seguito ad allenamenti intensi o competizioni.
Questa quota d’acqua va ovviamente incrementata durante e dopo gli allenamenti, a causa della sudorazione.
E non dimentichiamoci che anche il freddo vuole la sua idratazione poiché anche alle basse temperature l’organismo disperde acqua e minerali per termoregolarsi.

In conclusione

Aiutiamo gli organi digestivi ad alleggerirsi e più in generale il corpo a ritrovare il proprio naturale equilibrio dopo qualche giorno di sgarro di cui abbiamo pacificamente goduto. L’invito è adottare con continuità questi suggerimenti così che possano divenire nuove abitudini e, insieme all’attività sportiva, parte di uno stile di vita positivo. L’invito pertanto è quello di allenare ogni giorno il nostro benessere. E ogni momento è un buon istante per iniziare!

Sezione: Editoriale / Data: Sab 04 maggio 2024 alle 06:40 / Fonte: Elena Casiraghi - Enduchannel
Autore: Redazione Tuttorunning
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